
Cio' pero' solo se si verificano determinate circostanze ben precise.
Se il marito ha una posizione economica più agiata, rispetto alla moglie, è tenuto a versare l’assegno divorzile all’ex.
La Cassazione infatti con una recente sentenza ( Cass. sent. n. 1163 del 21.01.2014) ha espresso il principio di colmare la disparità economica.
Con la separazione, il giudice dispone in favore del coniuge assegnatario dei figli il concorso al mantenimento degli stessi.
Mentre il mantenimento per i figli deve essere sempre corrisposto, anche in caso di disoccupazione del padre (salvo rarissimi casi), la moglie ha diritto all’assegno solo nel caso in cui non abbia la possibilità di mantenere, con i propri redditi, lo stesso tenore di vita che aveva durante il matrimonio.
Questo regime economico veniva spesso quasi pedissequamente trasferito alle condizioni divorzili.
Secondo la redcente sentenza della Cassazione però pur non avendo avanzato la richiesta di mantenimento in sede di separazione, la moglie puo' chiederla successivamente, ossia con il giudizio di divorzio.
Per fare ciò è necessario che vi sia una sproporzione economica tra i coniugi tale da non far godere alla moglie lo stesso tenore di vita avuto durante il matrimonio.