
In una sentenza recentemente depositata (la 18773 del 2016) la III Sezione Civile ha affermato che l'accertamento del colpo di frusta non deve essere per forza effettuato a mezzo di analisi srumentali essendo sufficiente l'aprezzamento anche oggettivo del medico legale.
La decisione della Suprema Corte reinterpreta gli articoli 138 e 139 del Codice delle Assicurazioni a patto che, ovviamente, si tratti lesioni temporanee e con postumi micropermanenti.
Sulla scorta di tale principio è stata cassata la decisione dei giudici di merito i quali avevano "escluso la risarcibilita' del danno biologico temporaneo (quale unica pretesa azionata dall'attrice) nonostante che detto referto medico avesse diagnosticato "contusioni alla spalla, al torace e alla regione cervicale guaribili in 7 giorni", le quali lesioni, dunque, non potevano essere ritenute, di per se', "affezioni asintomatiche di modesta intensita' non suscettibili di apprezzamento obiettivo clinico" alla stregua del Decreto Legge n. 1 del 2012, articolo 32, comma 3 quater."
Di sotto il link per scaricare la sentenza nel testo integrale.

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