
CHI PERDE SPENDE DI PIU’ - Per fare cassa la riforma castiga gli avvocati perdenti: potranno essere condannati in solido col cliente per “lite temeraria”
Quindi, proseguendo nell’esame del decreto, troviamo la possibilità per il giudice di appello di ricollegarsi alle conclusioni del suo predecessore in primo grado, il quale, peraltro, vedrà una più massiccia presenza dei giudici monocratici per quelle vertenze di non particolare gravità.
In aggiunta, il ddl prevede la possibilità di una mora che il giudice può infliggere al condannato, il quale si troverà costretto a versare la “multa” finché non avrà esaudito le disposizioni presenti nel dispositivo della sentenza emessa.
In ottica di mediazione, poi, viene consentito che, per processi di particolare complessità tecnica, si proceda a una perizia volta a quantificare l’ammontare del danno denunciato, una procedura che, però, rischia di appesantire il carico e di rallentare l’iter giudiziale.